Bentrovati amici ed amiche di The Elder Lore, durante questi giorni di calura immensa, di Europei vinti, di medaglie d’oro olimpiche e, ahimè, di incendi che devastano l’Italia mi sono venuti in mente i draghi.
D’altronde fuoco sta a drago come estate sta a sudore, è matematica.
Oggi più che un vero e proprio articolo di lore, tratteremo di una pillola derivante da una piccola discrepanza notata fra le versioni inglese e francese di Elder Scrolls Online che, benché possa nascere da una banale traduzione inaccurata, potrebbe invece rivelare altro di interessante.
Il genere dei draghi
Spesso la domanda “Ma i draghi femmina esistono?” è sorta nelle nostre menti ed effettivamente, ad oggi, non ci sono indicazioni ufficiali riguardo l’effettiva esistenza di draghi del “gentil sesso”. Curiosando un pochino in Internet, tuttavia, abbiamo trovato qualcosa che potrebbe indicare l’effettiva esistenza di Draghi di sesso femminile, ma facciamo un piccolo passo indietro e cominciamo dal dare una definizione più precisa di cosa e chi sono i Draghi.
I Draghi
I Draghi, o Dovah nel loro linguaggio natale, sono creature rettiloidi che si ritiene provengano da Akhavir (letteralmente Terra dei Draghi).
Sono caratterizzati da una potentissima affinità con la magia che sembra essere alla base della loro capacità di parlare, nonostante l’assenza di labbra, e di volare nonostante la loro struttura alare non consentirebbe loro di sostenere in aria il peso dei loro immensi busti (ma loro non lo sanno e quindi volano lo stesso ndr).
Ci sono diverse tipologie di Draghi, riconoscibili dai loro differenti colori, tutti sono denotati da una incredibile intelligenza, nonostante possano essere soggetti a sentimenti di orgoglio e melanconia e, in quanto figli immortali di Akatosh, sono affini al ciclo del tempo ed hanno un desiderio innato ed irresistibile di dominare gli altri. Nella mente di un Drago essere potente ed avere ragione sono la stessa identica cosa, per questo non fanno distinzioni fra il parlare ed il combattere. Di fatto, i combattimenti fra Draghi risultano essere delle letali discussioni verbali.
Come noto i Draghi sono immortali, anche se le loro forme fisiche possono essere distrutte. Qualora la loro anima non venga consumata (da un altro Drago, o da un Dragonborn) essa ritornerà al corpo essendo la connessione dell’anima draconica alla sua forma fisica molto più potente di quella di altre creature.
Queste è un piccolo sunto delle informazioni disponibili nella LORE di The Elder Scrolls, non ci sono indicazioni chiare riguardanti il genere dei Draghi il che lascerebbe presupporre come essi siano effettivamente “senza genere”.
Tuttavia qualcosa potrebbe suggerire che non sia realmente così.
Bestiario di Tamriel per Bambini
All’interno del gioco esiste un libro chiamato “A Child’s Tamriel Bestiary” che associa ad ogni lettera dell’alfabeto un animale del mondo di ESO, per aiutare i bimbi a familiarizzare con animali e parole. La versione inglese del testo riporta quanto segue:
A is for Alit, a two-legged lizard
With enough underbite to swallow a wizard
B is for Banekin, a mean Daedric minion
Whose masters are found on the planes of Oblivion
C is for Chaurus, big bug of the snow lands
Don’t try to pet, or he’ll snip off your hands!
D is for Duneripper, of desert so deep
It’ll chomp off your legs from below as you sleep
E is for Eagle, so loved by the Elves
They plaster its image all over themselves
F is for Faded Wraith, haunting the tomb
Lurking in dark to deliver your doom
G is for Giant, of Skyrim I’ve heard
He keeps Woolly Mammoths, and tends to his herd
H is for Hoarvor, huge tick of the wood
That’s eager to catch you and drain all your blood!
I is for Imp, an obnoxious pest
Who’ll fry you with spells for the sake of a jest
J is for Jackal, who haunts Bangkorai
With mouth at the right height to nip out your eye
K is for Kwama, in Morrowind found
They live in bug tunnels far beneath the ground
L is for Lamia, snake-hag of the wild
Who hopes she might corner a lost little child
M is for Mudcrab, annoyance ubiquitous
Nasty, unpleasant, ugly, iniquitous
N is for Nix-Hounds, pack-hunting bugs
Alchemists render their flesh to make drugs
O is for Ogre, whose wits are quite dim
But if one should catch you, your prospects are grim
P is for Pigs, relatives of the Boars
That Wood Elves will ride instead of a horse
R is for Raven, dark Nocturnal’s totem
I hear hers can talk, and then you can quote ‘em!
S is for Spriggan, root, bark, and bough
It hides in that thicket—it’s watching you now!
T is for Thunderbug, vast shocking beetle
Its pincers will get you, or its serrated feet’ll
U is for Undead, necromancy’s slaves
Apocalypse comes when they rise from their graves
V is for Vampire, ready to drill ya
‘Cause she’s got a case of Porphyric Hem’philia
W is for Wisp, evil glow-ball that beckons
Don’t follow, or you’ll be seen no more, I reckons
X is for Xivilai, Daedric assassin
Who’ll pop off your head on a whim as he’s passin’
Y is for Yokudan Warhorse, the Forebear
Knight’s mount that he rides when he goes off to warfare
Z is for Zombies—you knew they’d be last
Run, don’t be walking: a few are quite fast!
Nulla di strano a primo impatto, ma quando andiamo a verificare la versione nella localizzazione francese dello stesso tomo alla lettera J troviamo quanto segue:
J comme jills, êtres mythiques
Elles réparent le monde quand le dragon se brise
Il testo tradotto viene presentato più o meno in questo modo:
J come Jills, esseri mitologici.
Esse riparano il mondo quando i Draghi lo infrangono.
Un’altra indicazione della possibile esistenza di Draghi di sesso femminile deriva dalle parole di Michael Kirkbride, ex-designer e direttore artistico di Redguard e Morrowing per Bethesda.
Dopo aver lasciato Bethesda ha comunque continuato a contribuire al sito “The Imperial Library” uno dei siti dedicati alla lore di Elder Scrolls, dove è possibile reperire questa breve frase:
“A ‘jill’ is an archaic term for a female dragon. The minute-menders would take on a suitably draconic form.”
Questa frase lascerebbe intendere come effettivamente sussistano gli elementi per certificare l’esistenza di Draghesse come specifiche entità volte a riparare il flusso spazio-temporale nei casi in cui esso venga infranto dal riemergere dei draghi.
Conclusioni
Al termine di questo piccolo viaggio esplorativo nei meandri della Lore di Elder Scrolls proviamo a tirare qualche conclusione.
Esistono Draghesse nell’universo di Elder Scrolls?
La risposta è che il canone ufficiale non da indicazioni chiare relativamente a questo aspetto della società Draconica, i draghi sono considerati privi di genere e non si è a conoscenza, al momento, delle loro modalità di riproduzione. Ammesso che si riproducano come “normali creature mortali” data la loro natura immortale, derivante da Akatosh stesso e, verosimilmente, svincolata dal concetto stesso di tempo.
E’ altrettanto plausibile che la loro rappresentazione nelle opere collegate a Elder Scrolls sia affine al genere maschile al solo fine di rappresentarne la forza e la potenza a fini artistici, senza intenti denigratori alle spalle.
Esistono tuttavia, sparse in internet, diverse discussioni in cui fonti più o meno affidabili menzionano l’esistenza effettiva di un genere anche per i draghi identificandone nomi e ruoli diversi, ed è proprio da queste discussioni che possiamo ricavare qualche accenno e frammento relativo alle Jills, al loro ruolo di “guaritrici temporali” pronte a ricucire le fratture nel flusso del tempo causate dalle loro controparti maschili.
E’ possibile che le nostre domande riceveranno risposte definitive nel corso dei prossimi anni, con l’evoluzione della storia di Elder Scrolls Online e con il rilascio al pubblico di The Elder Scrolls VI.
Nel frattempo, lavorate pure con la fantasia e spulciate anche voi il web alla ricerca di ulteriori indizi utili per dirimere questo dilemma.
Alla prossima,
il vostro Loremaster, Khaeltan
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